Anche per le vostre piante d’appartamento le vacanze sono finite: nell’arco di ottobre devono tornare in casa per trascorrere l’inverno al calduccio. L’operazione non è difficile, l’importante è avere qualche accortezza.
Innanzitutto, qual è la temperatura minima sopportabile dalle piante d’appartamento? Naturalmente dipende dalla specie, ma in genere si fissa nei 15 °C. Questo non vuol dire che la prima notte di ottobre stermini di colpo tutte le piante tropicali: se l’abbassamento non è repentino (da 30 a 15 °C in 6 ore), tutti i vegetali si abituano gradatamente alla discesa termica e per qualche giorno tollerano perfino temperature inferiori (fino a 12 °C), soprattutto se il substrato è tendenzialmente asciutto.
Per il rientro, dunque, il momento giusto è quando la temperatura notturna scende per più di tre notti consecutive sotto i 15 °C (ma entro i 12 °C). Non tergiversate troppo: il riambientamento in casa deve avvenire con riscaldamento spento.
Per le operazioni di rientro dedicate loro almeno un’oretta (anche mezza giornata se sono veramente tante). Esaminate ogni esemplare: tagliate foglie e rametti secchi e togliete i residui accumulati sul terriccio, pulite con una spugnetta il vaso e con un’altra nuova passate le foglie se sono grandi (sostenetele con una mano per evitare che si spezzino). Ora non utilizzate il lucidante fogliare: in questo momento di stress non le aiuta, rimandate l’operazione di un mesetto. Eliminate la polvere con il phon ad aria fredda od un pennello sulle piante a foglie piccole. Poi verificate che la vostra pianta non presenti parassiti o chiazze fungine. In caso positivo, effettuate subito un trattamento con un prodotto naturale o chimico specifico: le piante, quando rientrano in casa, devono essere in salute. Somministrate anche un prodotto antistress che rinforza l’esemplare e le sue difese.
Ora, una per una, rimettiamole nella posizione che avevano la primavera scorsa, se idonea. Se fossero cresciute tanto da non starci più valutate un cambio di posizione, oppure inserite i tutori lungo il bordo del vaso per legare con il tubetto di plastica verde i rami, oppure – in extremis – potate l’esemplare… BUON LAVORO!